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"I Sentieri del Dono", Jamu a Caminare insieme all'Avis Calabria su Monte Cocuzzo






Il Quotidiano del Sud 9 luglio 2019, pag. 12
Il Quotidiano del Sud 9.07.2019 pag. 12
I sentieri del dono dell'AVIS Calabria su Monte Cocuzzo per sensibilizzare sulla donazione di sangue

MONTE COCUZZO, MENDICINO, CS - “I Sentieri del Dono”, iniziativa di sensibilizzazione alla cultura della donazione di sangue dell'Avis regionale calabrese, e nel contempo di promozione turistica del territorio, ha portato oltre un centinaio di volontari, amanti del trekking e della natura, sulla cima di Monte Cocuzzo, una delle più belle vette di tutta la Calabria. La scorsa domenica mattina, tutti i partecipanti richiamati dall'appello dell'associazione donatori di sangue si sono ritrovati al Casellone forestale di Cocuzzo, accolti dal dirigente Avis Pino Muto, dal sindaco di Mendicino, Antonio Palermo e dal consigliere delegato alla montagna Roberto Caputo.

La giornata è cominciata con l'escursione verso i 1541 metri del monte più alto della Catena Costiera, guidati da Francesco La Carbonara, guida Aigae esperta dei luoghi. Dopo il pranzo conviviale, ci sono stati diversi momenti di approfondimento sulla morfologia del territorio (a cura di La Carbonara), sulle piante spontanee officinali (a cura di Nello Serra della comunità Don Milani di Acri) e sulle tecniche di Nordic Walking (Rosario Pedretti) e Yoga (prof. Aloe). Inoltre, tra le storie apprese legate a Cocuzzo, c'è quella della “Farchinoria”, un rito dionisiaco registrato in questi luoghi sino alla fine dell'Ottocento e riferito nel libro dell'antropologo Giovanni De Giacomo, scritto nel 1914 e pubblicato postumo nel 1972. Si tratta, come leggiamo da Domenico Canino al quale vi rimandiamo per approfondimenti, di “Canti erotici, formule magiche e rituali di una Calabria primitiva: testimonianze di pratiche sessuali e di modi di comportamento arcaici dei pastori di Montagna nella Mendicino del 1800”.

A parte lo scopo solidale dell'appuntamento, ovvero incentivare le donazioni di sangue, soprattutto nel periodo estivo, non è mancata una riflessione sull'impatto ambientale delle strutture sulla cima adibite a ripetitori, in parte non più funzionanti, appartenenti a diversi enti statali. Una battaglia per il miglioramento dell'area Sic iniziata diversi anni fa e che ancora purtroppo non ha portato a nessun risultato. Eppure, una bonifica di questo luogo meraviglioso, sito di interesse comunitario, non è più rinviabile. 

Intanto, segnaliamo pure che la strada di accesso che da Potame porta al Casellone forestale, che è di competenza dell'Ente Provincia, necessita di manutenzione poiché presenta buche abbastanza profonde.

La prima tappa de “I sentieri del dono” – che prevede altre tappe il 27 luglio a Gerace (RC), il 4 agosto a Sersale, il 30 settembre ad Arena e Girifalco (CZ) – è stata curata dai Gruppi di lavoro regionali Giovani, Sport, Servizio Civile Nazionale, Ambiente e Comunicazione, Promozione, Fidelizzazione e Terzo Settore, con il patrocinio di Avis Provinciale Cosenza, di Arpacal, Sigea (Società Italiana di Geologia e Ambiente), e dei comuni di Mendicino, Lago e Longobardi, in collaborazione con l'Avis comunale Lago, “I Caminanti” e Pro Loco di Lago, “Jamu a Caminare” di Aiello Calabro e Grimaldi, Nordic Walking di Grimaldi, Associazione “Erbanetta” di Mendicino, l'Associazione “Don Milani” di Acri e la Consulta Avis Giovani Provinciale Cosenza.


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